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Ecco i 10 studi legali protagonisti del mercato private equity

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Torna a correre l’attività dei private equity in Italia. E mette il turbo ai dipartimenti di m&a degli studi legali. Se si considerano le prime 10 law firm per numero di operazioni di private equity seguite nel corso dei primi nove mesi del 2015, secondo i dati MergerMarket elaborati da Mag, si nota che il settore pesa mediamente tra il 36 e il 65% sul totale dell’attività corporate m&a di questi studi. Il picco lo raggiunge Simmons & Simmons che ha all’attivo sette operazioni di m&a nel corso di questo periodo, sei delle quali sono di private equity. Gli studi più attivi, invece, risultano d’Urso Gatti Pavesi Bianchi e Chiomenti con 13 deal ciascuno, seguiti a ruota da BonelliErede e Gianni Origoni Grippo Cappelli, con 12 operazioni a testa e Nctm con 11 operazioni.

L’ANNO DI CLESSIDRA

Considerato l’attivismo di quest’anno, Clessidra è sicuramente il cliente che tutti avrebbero voluto intercettare. Il private equity guidato da Claudio Sposito, infatti, è stato finora protagonista di otto operazioni tra cui quella che l’ha vista acquisire Icbpi in cordata con Advent e Bain per oltre 2,1 miliardi di euro. Un’operazione che, al momento, detiene il primato assoluto per valore tra i deal del 2015. Clessidra, però, come la maggior parte degli operatori di questo comparto sembra prediligere la turnazione e non lavorare sempre e solo con un unico partner professionale. Lo studio che ha svolto più mandati è stato comunque d’Urso Gatti Pavesi Bianchi che ha seguito le operazioni Acetum, Icbpi (a cui ha lavorato Pavesi) e Balconi. Due operazioni ciascuno, invece, per Gattai Minoli Agostinelli, che tra l’altro ha seguito l’ingresso in Cavalli del fondo e Lombardi Molinari Segni che ha affiancato Clessidra nella complessa gestione della propria exit da Moby e Tirrenia Cin.

CHI DICE WISE DICE SIMMONS

Tra i private equity che, invece, sembrano più orientati a coltivare una relazione stabile con uno studio di riferimento spicca il caso di Wise Sgr. La struttura fondata da Paolo Gambarini, nelle quattro operazioni che ha messo a segno nei primi nove mesi del 2015 è stata sempre affiancata da Simmons & Simmons. Andrea Accornero e il suo team hanno seguito, per esempio, l’acquisizione del 100% di Ntc, l’exit da SPII, così come la cessione della partecipazione detenuta dal fondo in Pitagora Spa. Altrettanto assidua, poi, risulta la frequentazione professionale dello studio Russo de Rosa da parte di Dgpa e quella dello studio Chiomenti da parte di Investindustrial. La società che fa capo ad Andrea Bonomi e che, tra l’altro, nel corso dell’anno ha visto l’arrivo tra i suoi partner di Carlo Gagliardi, ex general counsel di Bpm ed ex socio dello studio di via Verdi, ha centrato assieme ai legali di Chiomenti l’acquisizione di B&B Italia e l’exit da Aeb.

DEAL A NOVE ZERI

Come accennato, l’operazione dell’anno, al momento sembra essere stata, almeno in termini di valore, l’acquisizione dell’Istituto centrale delle banche popolari. In questo caso, la cordata di private equity che ha messo a segno l’acquisizione, formata da Advent International, Bain Capital e Clessidra, è stata affiancata da...

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